Le autorità vietnamite hanno avviato il blocco di Facebook, reo di costituire un canale di crescita e di incontro per il dissenso all’interno della nazione filo-comunista.
"Iniziato" perchè per ora il blocco pare essere ancora non completo, alcuni utenti hanno ancora la possibilità di accedere a Facebook attraverso l’utilizzo di proxy-server o impostando alcuni DNS open.
Resta comunque riduttivo l’utilizzo che possono farne, perché ha poco senso aver accesso ad un sito di social-network quando la maggior parte dei propri contatti risulta irraggiungibile e si potrà avere la minima comunicazione con essi.
Molti dipendenti di società di telecomunicazione vietnamite hanno confermato di aver ufficialmente ricevuto ordini da parte del governo affinché vengano bloccati gli accessi al popolare social-network, ma hanno anche affermato di non aver ricevuto ulteriori spiegazioni.
Attualmente in Vietnam si contano circa 1 milione di utenti Facebook, il social network ha anche introdotto una versione in lingua locale durante il corso del 2009, il blocco sembra imposto perché il sito sta assumendo la funzione di canale di incontro per chi vuole esprimere e diffondere opinioni di dissenso verso il governo.
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