giovedì 25 febbraio 2010

Cina e Google riaprono al dialogo


"Mentre anche Intel dichiara di aver subito i medesimi attacchi di Mountain View, Google sembra disposta a tornare a trattare con Pechino. Presto un nuovo incontro tra le parti ."


Rieccoci alle due superpotenze mondiali pronte a mostrare continuamente i muscoli sull'argomento !


Dopo aver letto gli articoli riguardanti l'attacco dalla Hacker-Cina a Google
http://sorrentinomaurizio.blogspot.com/2010/02/una-scuola-per-rubare-dati-dal-pc.html
e le solite smentite dagli occhi a mandorla
http://sorrentinomaurizio.blogspot.com/2010/02/scuola-di-hacer-cinesi-nega-lattacco

eccoci forse alla tanto attesa sotterrazione dell'ascia di guerra!




Roma - Intel è stata colpita da cyberattacchi di alto profilo nello stesso periodo di quelli subiti da Google in Cina. Già Mountain View, d'altronde, aveva raccontato che almeno altre 30 aziende sarebbero state vittime dell'affondo.


Ma se nel raccontare l'offensiva Intel ha rilasciato dichiarazioni di carattere generico, non specificando né i possibili sospetti, né la provenienza, né esplicitamente se da esso ha subito danni o furti di dati, al contrario Google aveva da subito puntato il dito contro Pechino e, di conseguenza, annunciato l'intenzione di lasciare la Cina. Da lì la situazione era sembrata degenerare, fino a coinvolgere le diplomazie nazionali, i rapporti tra Stati Uniti e Cina e le imposizioni nei confronti delle aziende straniere che vogliono lavorare nel paese.

Si era così creato uno stallo, il governo statunitense da un lato a controllare la situazione delle sue aziende in Cina, il governo di Pechino a minacciare reazioni e a respingere con veemenza le accuse al mittente. Stallo che solo le ultime rivelazioni sembrano aver sbloccato: vi sarebbero prove che mettono nuovamente in relazione l'attacco che ha scatenato la reazione di Google e il governo cinese.


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